L’Italia celebra le sue eccellenze in Portogallo. In una sentita cerimonia tenutasi lo scorso 19 settembre 2025 presso l’Ambasciata, l’Ambasciatore d’Italia a Lisbona, Claudio Miscia, ha consegnato le prestigiose onorificenze all’Ordine della Stella d’Italia (OSI), conferite dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Questo riconoscimento è destinato a coloro che, all’estero, si sono distinti nella promozione dei rapporti di amicizia e collaborazione tra l’Italia e gli altri Paesi. Quest’anno, a ricevere l’insegna sono state quattro personalità eccezionali che, in ambiti diversi come la sanità, la cultura, il cinema e il servizio pubblico, hanno contribuito a dare lustro al nome dell’Italia in terra lusitana e non solo. Un medico che ha rivoluzionato un centro sanitario, un’agente letteraria che porta la nostra editoria nel mondo, un promotore culturale che da quasi due decenni celebra il nostro cinema e un eroe silenzioso del corpo consolare: ecco le loro storie.
Martino Gliozzi: il medico che ha trasformato la sanità locale
Tra i nuovi Cavalieri dell’Ordine della Stella d’Italia spicca il nome del Dottor Martino Gliozzi. Medico bolognese trapiantato in Portogallo. Gliozzi è diventato un simbolo di eccellenza e dedizione nel campo della sanità pubblica. La sua fama è legata alla straordinaria trasformazione dell’Unità di Salute Familiare (USF) di Martim Moniz, un’area complessa e multiculturale nel cuore di Lisbona. Quando ha assunto la direzione, il centro era afflitto da lunghe liste d’attesa e difficoltà organizzative. Con un approccio innovativo, basato sull’efficienza gestionale e su una profonda attenzione all’integrazione culturale dei pazienti, il Dottor Gliozzi è riuscito a eliminare le code e a trasformare la struttura in un modello virtuoso, citato come esempio in tutto il paese. Il suo lavoro non solo ha migliorato la vita di migliaia di cittadini, ma ha anche dimostrato come competenza e umanità possano fare la differenza nel servizio pubblico.
Ella Sher: ambasciatrice della letteratura italiana nel mondo
Il mondo dell’editoria ha la sua nuova Cavaliere OSI in Ella Sher, agente letteraria e fondatrice della Ella Sher Literary Agency. Da anni, Sher opera come un ponte culturale tra l’Italia, la Penisola Iberica e l’America Latina. Il suo lavoro instancabile è cruciale per l’internazionalizzazione della nostra letteratura. Grazie alla sua agenzia, molti autori italiani contemporanei hanno visto le loro opere tradotte e apprezzate da un pubblico sempre più vasto, superando le barriere linguistiche e geografiche. Rappresentando con passione e professionalità l’editoria italiana, ha favorito la diffusione delle nostre storie e della nostra cultura, consolidando il prestigio letterario del “Made in Italy” in contesti internazionali competitivi. La sua onorificenza premia una visione strategica e un amore profondo per il libro come strumento di dialogo tra i popoli.
Stefano Savio: patron della Festa del Cinema Italiano in Portogallo
La promozione culturale, in particolare quella cinematografica, è stata premiata con il conferimento del grado di Ufficiale a Stefano Savio. È lui l’anima dell’associazione “Il Sorpasso” e l’instancabile organizzatore della Festa del Cinema Italiano. Un appuntamento che da 18 anni illumina le sale portoghesi e quelle della Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese (CPLP). Savio ha creato un festival che non è solo una vetrina, ma un vero e proprio evento culturale attesissimo, capace di attirare un pubblico eterogeneo e di rafforzare il legame culturale tra Italia e mondo lusofono. Portando in Portogallo il meglio della produzione cinematografica italiana, dai grandi maestri ai talenti emergenti. Ha costruito un ponte solido e duraturo, alimentando un dialogo costante e un reciproco apprezzamento.
António Simões: l’eroico Ufficiale che servì lo Stato a Bengasi
Un momento di particolare commozione ha accompagnato il conferimento del titolo di Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia ad António Simões, impiegato dell’ufficio consolare di Lisbona. La sua storia è legata a uno degli episodi più drammatici della nostra diplomazia. Simões era in servizio a Bengasi, in Libia, durante il violento assalto al Consolato italiano del 2006. Come ha ricordato l’Ambasciatore Miscia, “in quella drammatica vicenda, il Simões contribuì a salvare molte vite umane. Rischiando la propria e perdendo tutti i suoi averi nella devastazione della sede”. Questo riconoscimento, ha sottolineato l’Ambasciatore, è un “atto doveroso” verso un uomo che ha incarnato i valori più alti del servizio allo Stato, mostrando un coraggio e un altruismo che non devono essere dimenticati. Un’onorificenza che celebra un eroe silenzioso, esempio di dedizione e valore.
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