Un gravissimo incidente stradale avvenuto all’alba di domenica 30 novembre nel cuore di Lisbona, una tragedia che ha causato la morte di sei giovani, rimasti intrappolati e poi carbonizzati all’interno dell’auto su cui viaggiavano. Il gruppo, composto da ragazzi tra i 18 e i 21 anni, stava rientrando a casa dopo una serata trascorsa insieme. Un sabato sera come tanti altri quando, intorno alle 3:40, la loro BMW ha perso il controllo sull’Avenida das Forças Armadas, nei pressi dell’ambasciata degli Stati Uniti, in direzione di Sete Rios. L’impatto contro un pilastro del viadotto è stato devastante e il veicolo ha preso fuoco nel giro di pochi istanti.
Un agente di polizia che si trovava già nella zona ha tentato disperatamente di soccorrere gli occupanti, ma le fiamme e le condizioni dell’auto hanno impedito qualsiasi intervento. Ha immediatamente allertato i vigili del fuoco e i sanitari dell’INEM, ma per i sei giovani non c’era più nulla da fare. La violenza dell’impatto e dell’incendio ha reso complesso persino il recupero delle salme.
Indagini in corso sull’incidente a Lisbona: dinamica e primi rilievi
La Divisione Traffico della PSP ha avviato un’indagine per chiarire le cause dell’incidente. Secondo i primi rilievi, la BMW stava procedendo lungo l’Avenida das Forças Armadas quando, all’altezza di una curva sotto l’asse nord-sud, avrebbe urtato un cordolo, perdendo aderenza e “prendendo il volo” per alcuni metri. L’auto si sarebbe poi schiantata contro un pilastro del viadotto prima di terminare la corsa in un parcheggio, dopo aver abbattuto una recinzione metallica.
Le autorità hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e stanno analizzando l’auto carbonizzata, trasferita in un parcheggio chiuso della PSP per ulteriori esami tecnici previsti nei prossimi giorni. Saranno decisivi per determinare se la velocità o altre condizioni esterne abbiano contribuito alla perdita di controllo.
Incidente a Lisbona: identificati i ragazzi dalle radiografie dentali
L’estrema gravità dell’incendio ha reso possibile identificare nell’immediato solo due vittime, grazie ai documenti rinvenuti accanto ai corpi: Bruno B., 19 anni, che si trovava alla guida, e Luís G., 20 anni, seduto sul sedile del passeggero. Entrambi erano giovani di nazionalità portoghese, con origini familiari angolane.
Gli altri quattro occupanti — tre ragazze e un ragazzo — sono stati identificati durante la giornata di domenica. I loro amici hanno fornito le prime indicazioni, per indirizzare i poliziotti della stradale verso le identificazioni ufficiali. Sarà necessario attendere gli esami dell’Istituto Nazionale di Medicina Legale, tramite le radiografie dentarie. Le autopsie sono previste nei prossimi giorni, così da confermare ufficialmente le identità delle vittime.
Due sorelle tra le vittime: la comunità studentesca in lutto
Tra le vittime identificate, in via ufficiosa, dell’incidente a Lisbona ci sono due sorelle, Flora e Tomásia M., studentesse dell’ultimo anno dell’Universidade Europeia. Con loro viaggiavano Daniela M. e Nelson F., anch’essi giovani studenti di origine angolana. Il gruppo aveva trascorso la serata insieme e stava rientrando verso casa quando è avvenuta la tragedia.
La notizia ha sconvolto amici, compagni di corso e docenti, che nelle prime ore del mattino di ieri hanno iniziato a radunarsi nei pressi dell’ateneo e sui social per manifestare cordoglio e incredulità. Le famiglie dei giovani sono residenti tra Lisbona e la zona di Setúbal.
Lisbona sotto shock: sei giovani carbonizzati in un incidente stradale
È sincero il cordoglio della comunità studentesca di Lisbona, che la tragedia ha profondamente scosso. Questo incidente avvenuto a Lisbona, che ha ucciso carbonizzati 6 giovani, ha riportato all’attenzione la sicurezza stradale su Avenida das Forças Armadas, già teatro in passato di incidenti gravi. Il Comune e la PSP stanno valutando un rafforzamento dei controlli notturni e un eventuale aggiornamento della segnaletica e delle barriere di protezione. Ma è evidente che resta ancora molto lavoro da fare.
Mentre le indagini continuano, il Portogallo resta attonito di fronte alla perdita di sei giovani vite spezzate in pochi istanti. Nei prossimi giorni sono attese le prime veglie e iniziative spontanee in memoria delle vittime, simbolo di un dolore che ha colpito non solo le famiglie, ma l’intera comunità universitaria.
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