La scena si ripete, ormai con preoccupante regolarità, all’aeroporto Humberto Delgado di Lisbona. Lunedì mattina i passeggeri in arrivo da voli internazionali hanno dovuto affrontare code interminabili ai controlli di frontiera, con tempi di attesa che in alcuni casi hanno superato le tre ore. A confermarlo è stata una fonte ufficiale di ANA – Aeroportos de Portugal, che ha parlato di picchi fino a tre ore e mezza nelle prime ore della giornata.
Un disagio che colpisce in particolare chi arriva da Paesi extra Schengen e che si inserisce in un quadro di criticità strutturali già note. Secondo quanto riferito, il flusso di passeggeri si è concentrato in una fascia oraria in cui la capacità operativa dei controlli non è riuscita a reggere l’impatto.
Controllo passaporti, più della metà delle cabine chiuse
Se ANA ha indicato il mattino come il momento più critico, nel tardo pomeriggio la situazione appariva tutt’altro che risolta. Migliaia di passeggeri risultavano ancora in attesa al controllo passaporti. A peggiorare il quadro, la chiusura di circa metà delle cabine di controllo, come testimoniato anche da un passeggero italiano che ha segnalato il disservizio a Leggo Algarve.
Il controllo delle frontiere all’aeroporto di Lisbona è di competenza della Polizia di Pubblica Sicurezza (PSP). La carenza di personale operativo e la gestione dei turni continuano a incidere in modo significativo sui tempi di attesa, alimentando la frustrazione dei viaggiatori e mettendo sotto pressione l’intero sistema aeroportuale.
Problemi aeroporto Lisbona: caos anche al ritiro bagagli
Le lunghe code ai controlli di frontiera hanno avuto effetti a catena anche nell’area di ritiro bagagli. Molti passeggeri, bloccati per ore prima del controllo passaporti, non sono riusciti a raggiungere in tempo i nastri trasportatori. I bagagli si sono così accumulati, creando un ingorgo che ha ostacolato il normale funzionamento dell’area arrivi.
Il risultato è stato un ulteriore allungamento dei tempi e una gestione più complessa dei flussi, con disagi evidenti per chi, dopo un viaggio già lungo, si è trovato a dover attendere ancora per recuperare le proprie valigie.
Il ruolo di ANA e l’assistenza ai passeggeri
ANA – Aeroportos de Portugal, che gestisce i principali scali del Paese, da Lisbona a Porto, Faro, Beja, Azzorre e Madeira, ha assicurato di aver collaborato con le autorità responsabili del controllo delle frontiere. La società afferma di aver fornito assistenza ai passeggeri, in particolare distribuendo acqua e cibo a chi era costretto ad attese prolungate.
Secondo ANA, scarica la colpa sul personale addetto ai controlli dei passaporti. Una risposta che, tuttavia, non placa le critiche di chi denuncia un problema ormai cronico.
Il nuovo sistema digitale europeo e le difficoltà operative
Dal mese di ottobre 2025 il controllo delle frontiere all’aeroporto di Lisbona è entrato a far parte di un nuovo sistema digitale europeo per i cittadini extracomunitari. Il meccanismo consente la registrazione elettronica degli ingressi e delle uscite, sostituendo i tradizionali timbri sul passaporto. Il sistema si applica ai soggiorni di breve durata, fino a 90 giorni in un periodo di 180 giorni.
Se da un lato l’innovazione promette maggiore sicurezza e tracciabilità, dall’altro ha introdotto una fase di adattamento che, secondo molti operatori, contribuisce ai rallentamenti, soprattutto nei momenti di maggiore affluenza.
Problemi aeroporto Lisbona: i piani per il futuro
Per far fronte al costante congestionamento, è prevista una nuova configurazione dell’area dei controlli passaporti, attualmente in fase di progettazione. L’obiettivo è aumentare il numero di cabine della polizia e dei varchi elettronici, migliorando la capacità di smaltimento dei flussi.
La Direzione Nazionale della PSP e ANA stanno lavorando congiuntamente alla riprogettazione degli spazi. In base a una risposta congiunta dei Ministeri dell’Amministrazione Interna e delle Infrastrutture, la PSP sarà responsabile dell’acquisto delle nuove attrezzature, mentre ANA garantirà gli interventi infrastrutturali necessari. Uno studio preliminare indica la possibilità di incrementare del 30% le cabine di controllo e del 70% le porte elettroniche.
Nel frattempo, però, per residenti e viaggiatori italiani in Portogallo, i problemi all’aeroporto di Lisbona restano una realtà quotidiana, con disagi che continuano a pesare sull’esperienza di arrivo nel Paese.
leggoalgarve.com © 2025 Todos os direitos reservados – RIPRODUZIONE RISERVATA – Articolo aggiornato il 16-12-2025
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