Il panorama commerciale portoghese perde un altro nome noto. La catena di arredamento e articoli per la casa CASA ha ufficialmente cessato le sue operazioni in Portogallo, portando alla chiusura definitiva dei suoi 13 negozi sparsi sul territorio nazionale. La crisi, che ha colpito la casa madre a livello internazionale, si è riflessa pesantemente sulla filiale locale. L’avventura di Casa Piocheur Portugal Lda., è culminata con una dichiarazione di insolvenza che lascia dietro di sé un debito significativo e un futuro incerto per molti lavoratori.
I numeri del fallimento che hanno portato alla chiusura dei negozi Casa
Da quanto Leggo Algarve ha ricostruito, l’istanza di insolvenza, presentata il 2 luglio e approvata il 15 dello stesso mese, ha fatto luce su una situazione finanziaria ormai insostenibile. La filiale portoghese ha chiuso il 2024 con perdite per 1,66 milioni di euro. Un crollo verticale rispetto all’utile di 137.200 euro registrato appena l’anno precedente. Questo drastico calo dei risultati è specchio della crisi della società madre belga, Casa International, che ha dichiarato insolvenza a marzo 2025 dopo aver accumulato perdite per 50,8 milioni di euro e un debito che, a fine 2024, sfiorava i 74 milioni di euro.
L’impatto su dipendenti e creditori
Il fallimento ha creato un effetto a catena, lasciando un totale di 106 creditori in Portogallo che ora rivendicano un ammontare complessivo di 2,6 milioni di euro. La lista dei creditori è variegata e include importanti centri commerciali come il Colombo di Lisbona e i MAR Shopping di Loulé e Matosinhos. Oltre alle autorità fiscali e alla previdenza sociale.
Tuttavia, il prezzo più alto lo stanno pagando i dipendenti. Dei 98 lavoratori impiegati a fine 2024, 62 risultano ancora creditori per stipendi arretrati, indennità di licenziamento, ferie e bonus non corrisposti. Una situazione difficile che evidenzia il lato umano di una crisi aziendale in un mercato sempre più competitivo.
L’ultimo atto: l’asta online dei beni rimanenti
Per tentare di recuperare liquidità e soddisfare, almeno in parte, i creditori, è stata avviata un’asta giudiziaria per vendere tutti i beni rimanenti. Dal 16 settembre, sul sito del banditore Bid, sono disponibili 13 lotti corrispondenti a ciascuno dei negozi chiusi. L’asta, che si concluderà il 30 settembre alle 14:00, comprende non solo i prodotti invenduti ma anche le attrezzature stesse dei punti vendita, come scaffalature e vetrine. L’obiettivo è raggiungere una base minima di 336.500 euro. I titoli di coda che segnano il capitolo finale della storia di CASA in Portogallo, e della chiusura dei suo negozi.
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